sabato 23 giugno 2012

Il poker tedesco

La Grecia si fa vedere solo al 32’ con un tiro senza troppe speranze di Ninis.
Al 35’ Ozil entra in area, assiste al limite Khedira che in corsa effettua un tiro che Sifakis ancora una volta non trattiene. La Germania merita il gol. Ci pensa Lahm al 39’: palla al capitano che dalla sinistra si accentra e dal limite dell’area conclude. Ninis lo lascia fare e Sifakis si fa superare da un pallone parabile. In tribuna la cancelliera Merkel festeggia con Platini.
A inizio ripresa il ct ellenico Santos effettua un doppio cambio: dentro Gekas e Fotakis e fuori Ninis e Tzavellas. La Grecia sembra più efficace nelle ripartenze e dopo averne fallita una, ne sfrutta una seconda al minuto 10: Salpingidis se ne va velocissimo sulla destra, Lahm non chiude, cross rasoterra in area dove Samaras in spaccata colpisce. Ma L’1-1 dura solo 6 minuti. Al 16’ arriva il raddoppio tedesco: azione avvolgente che viene conclusa da un cross dalla destra e da una deviazione al volo di Khedira. La Grecia prova a rispondere con Gekas ma il tiro di quest’ultimo è nettamente alto sopra la porta difesa da Neuer. Loew inserisce Muller per Schurrle e al 23’ arriva il 3-1: calcio d'angolo, uscita inguardabile di Sifakis e Klose di testa devia in rete. Il laziale non segnava da febbraio. Ormai la partita è in discesa per la Germania e al 29’ c’è gloria anche per Reus: palla profonda per Klose che in area conclude, ma para Sifakis, senza ovviamente trattenere. Reus raccoglie palla e con un gran tiro insacca. La partita in pratica finisce qua anche se c’è ancora spazio per azioni da rete tedesche e soprattutto per un altro gol, stavolta di marca ellenica. Skomina punisce con un calcio di rigore un fallo di mano in area di Boateng. Sul dischetto va Salpingidis che non sbaglia, fissando sul 4-2 il risultato finale. Per la Germania si tratta della quindicesima vittoria consecutiva in partite ufficiali, dalla finale terzo-quarto posto del Mondiale 2010 a oggi.

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